Questioni di peso: le bilance per i professionisti del caffè
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E’ innegabile che il fenomeno specialty abbia attivato una crescita nel mondo del caffè in tutti i suoi complessi e variegati ambiti. Ogni crescita per essere reale deve potersi misurare: il caffè è un prodotto complesso ed altrettanta complessa è la sua estrazione.
In Italia non è molto attivo il dibattito sulle bilance per il nostro settore. Non possiamo restare sorpresi, però, se in altri Paesi le cose siano diverse. Crema è un bimestrale tedesco che porta come sottotitolo “for coffee-lovers”. Nel numero che è ancora in edicola (la rivendita dei giornali che oramai sembra sparita dalle nostre città) c’è un articolo di 4 pagine con i “consigli per gli acquisti” delle bilance. Troviamo un passaggio dalla teutonica chiarezza che provo a tradurre: “la bilancia può essere utile per tutti i diversi metodi di preparazione del caffè. Per le macchine da caffè filtro, French Press, Pour Over, Cold Brew, Aeropress etc…l’obiettivo è trovare il giusto equilibrio tra caffè ed acqua e poter ripetere ogni volta questo risultato..ciò permette di risparmiare molta frustrazione e spreco di caffè, soprattutto per l’espresso”.
Tutti abbiamo visto venditori di caffè aggirarsi per i locali con improbabili bilance poco precise ma soprattutto troppo vulnerabili all’acqua. In commercio vi sono bilance nate appositamente per seguire il “coffee flow” e per rispettare le ricette di preparazione anche e soprattutto grazie alle applicazioni per smartphone via Bluetooth realizzate dai produttori stessi. I dati possono venire registrati e condivisi per ottimizzare il processo di estrazione e per incrementare il numero di preparazioni rispettando la ratio di ogni bevanda. Premessa inevitabile: per questo tipo di misurazioni si devono usare bilance nate nel e per il mondo del caffè. Acaia è l’azienda che ha rivoluzionato il mercato anzitutto grazie alla logica con cui è stata ideata: collocando il sistema di pesatura in modo da non essere impattato dalla fuoriuscita del liquido (spesso caldo) durante l’estrazione. Impermeabilità, dimensioni ridotte, interfaccia essenziale e design elegante quanto accattivante hanno fatto di questa azienda di Taiwan la vera “perla” tra i produttori di bilance per il caffè. Pearl è proprio il nome del modello che tutti ricordiamo anche perché assomiglia all’essenziale minimalismo dell’iphone, a cominciare dalla confezione per continuare con la semplicità nel proporsi come la “smart-scale” per definizione. Il modello Pearl, ovviamente bianco, è stato integrato dal modello Lunar: una bilancia significativamente più piccola e maneggevole dove, dalla versione aggiornata del 2021 è possibile misurare il coffee flow per seguite la profilazione dell’estrazione in ogni sua fase. C’è forse una nota dolente: il prezzo. In un Paese in cui non si è pronti a pagare per una macchina da caffè espresso trovandosi a chiederla in comodato d’uso, in cui la manutenzione e la pulizia sono termini generici e soprattutto in cui non si è pronti a riconoscere il valore del caffè a cominciare dallo sforzo di aggiungere pochi centesimi all’euro sul banco che possibilità di affermazione c’è per la tecnologia della pesatura i un prodotti come quelli di Acaia? Abbiamo parlato non di una bilancia ma di una affidabile tecnologia di pesatura: è nel rapporto peso/tempo che si concretizza il caffè di qualità. La tematica della gravimetria riguarda tutto il nostro settore (dai macinacaffè alle macchine, dal conteggio dei costi per il barista e per l’agente di vendita al tecnico delle macchine da caffè nella sua attività di postvendita). Questa “Pearl” ha un prezzo forse “Lunar” ma la miglior attrezzatura è la più certa garanzia di successo. Siamo pronti a misurarci con il peso del caffè o saremo così leggeri da affidandoci ad improbabili bilancini senza accogliere il supporto della tecnologia che ci viene in aiuto?
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